Processione del 1932
Processione anni 50 - 60
SS. Cosma e Damiano
La storia dei Santi Cosma e Damiano è raccontata dalle "Passiones" (IV-VII sec), biografie di carattere popolare. Secondo queste fonti agiografiche i fratelli gemelli Cosma e Damiano nacquero in Egea, nella provincia romana di Cilicia (attualmente Turchia) intorno al 260. La loro famiglia era benestante e cristiana. In gioventù frequentarono la Scuola di medicina nella vicina Tarso (capitale della Provincia) e poi in Antiochia di Siria e forse anche in Alessandria d'Egitto. Terminati gli studi i due fratelli tornarono in Egea, loro patria, dove esercitarono con successo a loro professione medica. Ai poveri prestavano il loro servizio gratuitamente, per cui vennero soprannominati "anargiri", cioè gratuiti. Cosma e Damiano esercitavano la loro arte medica anche con gli animali. Un cammello da loro guarito per una frattura al piede, dopo la loro morte, diede istruzioni, parlando sulla sepoltura dei Santi. All'inizio del IV sec. scoppiò una feroce persecuzione contro i cristiani ad opera degli imperatori Diocleziano e Massimiano, i quali volendo dare unità all'impero minacciato di sgretolamento, imposero l'unità di costumi e di religione a tutto l'impero. Chi non si assoggettava alle loro leggi veniva ucciso. I martiri furono migliaia. Tra di essi anche i fratelli Medici Cosma e Damiano. Arrestati e condotti per la loro fede cristiana davanti al prefetto Lisia, furono sottoposti ad interrogatorio. Continuando a confessare la loro fede in Cristo, nonostante le minacce e le blandizie del prefetto, questi li fece sottoporre a torture varie: stesi a terra furono frustati con nerbo di bue; in seguito furono legati mani e piedi e gettati in mare; successivamente furono gettati in mezzo al fuoco; ancora il prefetto Lisia li fece mettere sul cavalletto e ordinò di percuoterli senza sosta; infine legati alle croci furono sottoposti a tormenti delle saette e della lapidazione. Riuscito vano ogni tentativo di farli desistere dalla loro fede, il prefetto Lisia li condannò alla decapitazione. La sentenza venne eseguita il 26 settembre 303. Furono sepolti presso Egea. Il loro culto si diffuse dovunque in Asia. Anche a Roma nel V secolo fu costruita una chiesa in loro onore presso S. Maria Maggiore. Qualche anno prù tardi il Papa Felice IV dedicò ai Santi Medici una meravigliosa Basilica sulla via Sacra.
Il culto per i Santi
"ex voto suscepto" ( "per voto fatto" )
Sica Anna